FAQ – Metodo
Se LadyComp sostituisce i metodi Ogino Knaus e della temperatura basale
come può essere così sicuro? VIDEO
Una cosa essenziale da comprendere è che, nel caso degli apparecchi Pearly e LadyComp la misurazione della temperatura basale, è solo uno dei criteri di analisi utilizzati dal software per la definizione della fertilità giornaliera della donna.
Pearly e LadyComp fanno molto di più:
- grazie all’utilizzo di appositi termistori, la temperatura basale, rilevata in modo sublinguale in soli 30-60 secondi, ha una precisione al centesimo di grado C°.
In quanto Dispositivi certificati CE vengono scartati dalla produzione termistori con temperature che si scostano di +/- 0,05 C° dalla media. - calcolano le medie delle temperature delle diverse fasi del ciclo (pre – post- e ovulatoria) e attraverso un processo di comparazione (cioè nelle analisi giornaliere fanno sempre die controlli a paragone di quelli che sono gli altri dati storici della utilizzatrice) quindi riescono a riconoscere gli errori di misurazione.
- considerano la finestra fertile del ciclo di 7 giorni: 5 giorni prima dell’ovulazione (è provato che gli spermatozoi, in presenza di muco fertile nella donna, mantengono una capacità fecondativa massima di 120 ore), 1 giorno per l’ovulazione e 1 giorno successivo (nel caso in cui vi fosse una doppia ovulazione).
Quindi – proprio per garantire una sicurezza contraccettiva del 99,3% – almeno 5 giorni prima dell’ovulazione indicano rosso. - in fase pre-ovulatoria (all’inizio del ciclo, subito dopo la mestruazione) per determinare l’inizio della finestra fertile del ciclo, l’apparecchio esegue dei calcoli bio-matematici (matematici, statistici con algoritmi) basandosi sui dati della donna che ha a disposizione.
Ecco perchè, per le analisi, in questa fase del ciclo, la mole di dati immessi nell’apparecchio è importante affinché l’apparecchio capisca fino a che punto può spingersi con l’indicazione di verde (non fertile).
Gli apparecchi sono programmati per mantenersi sempre sul sicuro e, quindi, piuttosto che indicare un verde (non fertile) errato indicano un giorno rosso (potenzialmente fertile) in più. - Utilizzata da sola, l’analisi della temperatura basale, sarebbe insufficiente per raggiungere l’affidabilità e la sicurezza del 99.3% (Indice Pearl 0,7), che garantiscono Pearly e, LadyComp.
Qual’è la differenza tra temperatura basale e temperatura corporea?
La temperatura corporea dell’essere umano
La temperatura corporea di un essere umano sano é compresa tra i 35° e i 37° C.

Ipotermia di 4.to grado . La temperatura corporea scende sotto 24°C.
Se la temperatura corporea dovesse scendere costantemente al di sotto del minimo di 35°C si parla di ipotermia a diversi stadi:
- si inizia con brividi e sensazioni di freddo,
- per poi arrivare a difficoltà motorie, pelle secca e fredda,
- ad una riduzione di frequenza cardiaca e respiratoria,
- a cui successivamente si aggiungono alterazioni dello stato di coscienza e
- infine ad un’assenza di segni vitali approfondimenti

Ipertermia, quando la temperatura corporea sale sopra 37°C. A 45°C la morte è quasi certa.
Se invece la temperatura corporea dell’uomo dovesse salire sopra i 37° si parla di ipertermia o febbre.
Wikipedia definisce così i diversi stadi di ipertermia:
- il primo si riconosce dallo stress da calore o esaurimento da calore; è caratterizzato da confusione, crampi muscolari e spesso nausea o vomito. A questo stadio iniziale la vittima suda copiosamente, per dissipare il calore corporeo in eccesso;
- se l’esposizione al calore prosegue, condizione a volte favorita dallo stato di confusione, la temperatura corporea raggiunge l’intervallo dei 39-40 °C e si ha il colpo di calore vero e proprio, cioè l’ipertermia conclamata.
- Una temperatura corporea sopra i 40° C mette a rischio la vita della vittima.
- A 41 °C il cervello inizia a subire danni, e inizia il processo di morte cerebrale.
- A 45 °C la morte è quasi certa.
Temperature interne oltre i 50 °C causano rigidità muscolare e morte immediata
approfondimenti: Wikipedia

Il benessere psicofisico dipende dalla variazione di pochi decimi di gradi centigradi (tra 35°-37°C).
Il benessere psicofisico dell’essere umano dipende quindi dalla variazione di pochi decimi di grado centigrado della sua temperatura interna.
Per mantenerla il più costante possibile c’è nel nostro corpo un apposito centro termoregolatore situato nell’ipotalamo.
Oltre alla variabilità individuale bisogna anche tenere conto che la temperatura corporea fluttua normalmente durante il giorno, con il livello più basso il mattino. Perciò una temperatura di 37,5 °C potrebbe essere febbre il mattino, ma non nel pomeriggio.
Inoltre possono intervenire altri fattori come la digestione, l’età, l’attività fisica e, nelle donne, il ciclo mestruale, infatti, il progesterone, prodotto durante l’ovulazione, aumenta la temperatura da 0,3 a 0,6 °C, senza dimenticare eventuali terapie farmacologiche. (tratto da Wikipedia)
I dati della temperatura corporea della donna sono uno strumento importante per il controllo della sua fertilità, purché la loro rilevazione venga fatta sempre alle stesse condizioni (valori di temperatura basale) e, visto che il range di variazione è ridotto a pochi decimi di grado centigrado, con strumenti ad altissima precisione.
La temperatura basale
Come si misura la temperatura basale
La temperatura basale (BBT: Basal Body Temperature) è la temperatura del corpo umano in stato di riposo e viene misurata immediatamente dopo il risveglio, prima di alzarsi e di compiere qualunque attività, come parlare, bere ecc.
Affinché la temperatura basale sia corretta, la donna, prima della misurazione, dovrebbe aver dormito per almeno 3 ore consecutive oppure per 4-5- ore complessive, purché l’ultima ora sia intera. Il sonno che precede quest’ora può anche esser stato interrotto o disturbato più volte.
Per poter utilizzare la temperatura basale per la determinazione indiretta dei giorni fertili e non fertili del ciclo della donna, è determinante che i dati della temperatura siano rilevati correttamente, con strumenti che garantiscano degli standard di precisione e di stabilità di taratura molto alti, come i termosensori installati sugli apparecchi Pearly e Ladycomp che sono 10 volte più sensibili e precisi di qualsiasi termometro reperibile nel commercio
Approfondisci: ricerche fatte su termometri usati per la temperatura basale:
La temperatura basale nelle diverse fasi del Ciclo Mestruale
Il ciclo ovulatorio – bifasico –
La prima fase del ciclo, follicolare o preovulatoria, inizia con l’arrivo delle mestruazioni. La concentrazione di progesterone presente in circolo è ridotta, e prevale la presenza degli estrogeni.
Nella fase preovulatoria le temperature si mantiene bassa, mentre dopo l’ovulazione, nella seconda fase del ciclo, luteale o postovulatoria, quando la concentrazione di progesterone aumenta notevolmente, anche la temperatura basale aumenta (tra 0,25° e 0,45°C) ed é, nella media, più alta rispetto a tutti i valori della fase preovulatoria, fino all’arrivo della mestruazione successiva.
In un ciclo ovulatorio normale quindi la temperatura basale assumerà un andamento cosiddetto “bifasico“, vedi l’immagine:

Il ciclo anovulatorio – monofasico –
Non tutte le donne sanno che mestruare non significa necessariamente ovulare. Nel caso in cui si verificasse un ciclo anovulatorio (senza ovulazione), la temperatura si manterrebbe costante durante tutto il ciclo, come nella fase preovulatoria, oppure avrebbe un andamento a montagna russa, senza possibilità di rilevare, il classico andamento bifasico: vedi l’immagine

Gravidanza o – ciclo trifasico –
In caso di gravidanza, la temperatura resta mediamente alta, anche nel giorno del presunto arrivo delle mestruazioni e, quasi sempre, si registra un ulteriore aumento di temperatura determinando così il cosiddetto andamento trifasico da gravidanza: vedi l’immagine

Se usi già Pearly o Lady-Comp puoi con la stampa dati vedere come l’elaborazione dati porta alla prognosi esatta dei giorni sterili (verdi), potenzialmente fertili (rossi) … per approfondimenti sulla stampa dati LINK
La temperatura basale e la contraccezione naturale con Pearly o Ladycomp

Abbiamo visto che le variazioni di temperatura che avvengono all’interno di un ciclo mestruale, sono dettate dalle variazioni ormonali, sia estrogeniche che progesteniche, e subiscono un’aumento/abbassamento di 0,25°/0,45° nelle diverse fasi del ciclo. Queste variazioni avvengono, naturalmente, all’interno della temperatura corporea ottimale tra i 35° e 36,9°C.
La donna che utilizza Pearly o a uno dei modelli Lady-Comp, (vedi Pearly e Lady-Comp a confronto LINK) le indicazioni giornaliere non vengono influenzate da interpretazioni soggettive della donna, ma sono il risultato di sofisticati calcoli biomatematici, fatti dal software installato sugli apparecchi.
Questi dispositivi:
- permettono la misurazione della temperatura basale attraverso la misurazione sublinguale
- tengono in memoria i valori della temperatura basale misurati dalla donna,
- eseguono innumerevoli calcoli delle medie delle temperature delle diverse fasi del ciclo e, sulla base dello storico, giorno dopo giorno, fino a 20 mesi indietro, e usano diversi parametri fissi e altri che variano da ciclo in ciclo e da donna a donna;
- indicano la fertilità giornaliera e
- fanno un computo previsionale del futuro andamento della curva termica .
Questi calcoli, tengono conto del tipico aumento individuale della temperatura, al momento dell’ovulazione.
Se al momento della misurazione, dovessero mancare i presupposti che la temperatura basale sia esatta, l’utilizzatrice ne è consapevole e per quel giorno specifico può evitare di misurare per non dare all’apparecchio dati errati. Se il valore misurato fa presumere la presenza di febbre, sul display appare una “F” (per indicare appunto febbre).
A differenza dei metodi manuali, quindi, i dispositivi Pearly e LadyComp, essendo dei computer, con un intelligenza artificiale, danno un indicazione di fertilità giornaliera corretta – affidabilità contraccettiva 99,3% con un Indice Pearl dello 0,7 -.
Approfondimenti sulla Sicurezza Contraccettiva LINK
Pearly e Ladycomp sono infine in grado di indicare, con certezza, in che fase del ciclo si trova la donna e se l’ovulazione è avvenuta oppure no.
Lady-Comp baby fornisce anche preziose informazioni, utili per la pianificazione di una gravidanza.
Approfondimenti su Come rimanere incinta con Lady-Comp baby. LINK
La Temperatura Basale utilizzata per la Contraccezione con metodi “manuali”
Metodo della “Temperatura Basale
Sulla Temperatura Basale si basano anche altri metodi naturali di regolamentazione delle nascite non sopportate dalla tecnologia e quindi manuali.
Tra questi esiste anche il “Metodo della Temperatura Basale”, che tiene conto unicamente delle informazioni provenienti da tale misurazione e, pertanto, indica solo a posteriori se e quando l’ovulazione è avvenuta.
Il “Metodo Sintotermico”
Il “Metodo Sintotermico“, invece, tiene conto di diversi altri segnali provenienti dal corpo della donna (muco cervicale, modificazione della cervice uterina), ed è in grado di individuare il periodo fertile, prima che l’ovulazione avvenga, e di confermare l’avvenuta ovulazione, appunto con la misurazione della temperatura basale.
La misurazione della temperatura basale avviene in questi casi con un normale termometro per via vaginale, rettale o orale e i valori della temperatura vengono registrati su un apposito grafico che l’utilizzatrice deve interpretare autonomamente.
Limitazioni e rischi di questi metodi “Manuali”
Alcuni limiti riguardanti i Metodi Manuali:
- I termometri. Nessun termometro digitale per la rilevazione della temperatura basale manuale, attualmente in commercio, è certificato o riesce a garantire una stabilità sufficiente nella misurazione; ad eccezione dei termosensori usati dagli apparecchi Ladycomp e Pearly.
I termometri analogici invece sono sia troppo lenti nella presa della temperatura che troppo “grossolani” o poco esatti nell’indicazione della temperatura (solo in decimi di gradi centigradi) - Interpretazione soggettiva. Il Metodo Manuale richiede che la donna interpreti autonomamente i risutati ottenuti e decida responsabilmente se è fertile oppure no.
- Mancata esperienza: sono tanti fattori che possono portare a malinterpretazioni (raffreddore, febbre, infezioni in corso, misurazioni in orario diverso) che possono compromettere quindi la chiarezza e l’interpretazione della curva termica arrivando alla fine a conclusioni errate.
Utilizzando quindi i metodi “Manuali”, come sopra descritti, ci sono troppi fattori che limitano le interpretazioni e possono comportare prognosi di fertilità errate.
Come infermiera devo fare i turni di notte, come mi devo comportare?
Anche in questo caso Lady-Comp o Pearly2, nei giorni riconosciuti come non fertili, garantiscono una sicurezza contraccettiva del 99,3% (indice pearl 0,7).
Abbiamo tra le nostre clienti sia infermiere che ostetriche che usano l’apparecchio da anni senza problemi e senza aver dovuto cambiare niente della loro vita.
L’apparecchio calcola, ogni giorno, un tempo utile per la misurazione di 6 ore (-/+ 3 ore dall’orario di sveglia impostato).
Spostando l’orario della sveglia, incorporata nell’apparecchio, abbiamo la possibilità di misurare quando ci fa più comodo.
In pratica, le infermiere dopo un turno di notte e un sonno di almeno 3 ore senza interruzione oppure 4-5 ore con interruzione, possono misurare anche di pomeriggio, purché la sera precedente, prima di andare al lavoro, abbiano impostato il nuovo orario di sveglia desiderato.
Se, dopo il turno di notte non avesse la possibilità di riposare almeno 3 ore senza interruzione, ovviamente dovrebbe saltare la misurazione. L’indicazione di fertilità dell’apparecchio, per quel giorno, si basa sui calcoli precedenti e comunque è da considerarsi, a tutti gli effetti, affidabile.
Il peggio che può capitare, evitando di misurare troppo spesso, soprattutto in fase pre-ovulatoria, è che l’apparecchio, per mancanza di dati di conferma dell’avvenuta ovulazione, indichi più giorni potenzialmente fertili (rossi).
Esiste il rischio di misurare in modo errato?
Il programma di Pearly2 e Lady-Comp controlla l’intero processo di misurazione “intelligentemente”, effettuando una verifica, un centinaio di volte al secondo, del termosensore elettronico nonché dell’andamento della curva della temperatura.
Se durante la misurazione il termosensore si sposta oppure se si trova in una posizione errata, per esempio sopra e non sotto la lingua, l’apparecchio lo segnala, di modo che la posizione o l’errore possano essere corretti.
Lo stesso vale anche nel caso in cui la misurazione dovesse venire interrotta troppo presto.
È comunque importante rilevare la temperatura basale LINK
E se salto una misurazione, cosa succede?
Pearly2 e Lady-Comp danno un’indicazione di fertilità giorno per giorno calcolando, con metodi statistici e biomatematici, l’andamento futuro della curva della temperatura sulla base di quelli che sono i valori della donna misurati nei giorni e cicli precedenti.
Attraverso un procedimento di comparazione, verifica in che fase del ciclo si trova la donna, quando non misura.
Se ciò accade poco prima dell’ovulazione, nella fase più favorevole al concepimento, l’apparecchio, senza il valore della temperatura basale del giorno, non segnala verde, che indicherebbe la fine della fase fertile e che si è entrati nella fase post-ovulatoria. Quindi rimane sul “rosso”.
Se invece si salta una misurazione all’inizio del ciclo oppure a ovulazione avvenuta, quindi in fase post-ovulatoria, l’apparecchio, anche senza il rilevamento della temperatura basale del giorno, rimane sul verde.
Attenzione questo non significa che si possono tralasciare le misurazioni della fase post-ovulatoria con regolarità perché, in tal caso, al dispositivo mancherebbero dei valori importanti per il controllo della fase luteinica.
Soprattutto all’inizio dell’utilizzo di Pearly2 o Lady-Comp si dovrebbe misurare la temperatura basale ogni giorno e comunque il più regolarmente possibile.
Più regolare si è con le misurazioni, meno tempo impiegano Pearly2 e Lady-Comp a delimitare al minimo necessario la fase fertile.
Se si tralasciano troppo spesso delle misurazioni, Pearly2 e LadyComp che sono programmati per rimanere sempre sul sicuro, indicheranno un numero maggiore di giorni “rossi” oppure “gialli”.
Dato che misurare è veloce e semplice come spegnere una sveglia, consigliamo di misurare il più frequentemente possibile.
Possono un raffreddore, una notte in bianco, un consumo elevato di alcolici, portare a una errata determinazione del periodo fertile?
No. Basandosi sui valori della temperatura man mano memorizzati, Pearly2 e LadyComp fanno anche un calcolo previsionale del futuro andamento della temperatura e della fertilità. Questo calcolo, che varia da donna a donna, tiene conto anche del tipico aumento individuale della temperatura al momento dell’ovulazione oppure del tipico campo di variazione della temperatura basale LINK.
Se eccezionalmente dovessero venire memorizzati valori “anomali” della temperatura corporea (LINK), causati ad esempio da indisposizione, dal consumo di alcol e da ore di sonno insufficienti, valori che si differenziano nettamente dai quelli “normali”, vengono riconosciuti dall’apparecchio come tali e viene data un’indicazione di fertilità, sfruttando i dati precedentemente memorizzati.
In pratica l’apparecchio sfrutta lo stesso procedimento di comparazione ampiamente spiegato nella risposta precedente LINK.
Naturalmente se al momento della misurazione non sussistono i presupposti che la temperatura basale sia esatta, e l’utilizzatrice ne è consapevole, consigliamo di NON misurare (per quel giorno specifico) per non dare all’apparecchio dati errati.
Se il valore misurato fa presumere presenza di febbre, sul display appare una “F” (per indicare appunto febbre).